I migliori trekking della Calabria

Regione che vai, montagne che trovi. Continuiamo il nostro viaggio outdoor nel Sud Italia e dalla Campania spostiamoci in Calabria, altra Regione famosa per le proprie coste e la propria buona cucina ma che è in grado di offrire alcuni percorsi davvero affascinanti per chi ama vivere all’aria aperta, con gli scarponi ai piedi, lo zaino in spalla e qualche busta Bivo come cibo di emergenza.

Stromboli

Abbiamo lasciato la Campania con uno stupendo trekking sul Vesuvio e il primo percorso che vi consigliamo in Calabria è sullo Stromboli, un’isola di natura vulcanica. L’itinerario della lunghezza di 3-4 ore si svolge lungo viuzze in pendenza e gradinate che, metro dopo metro, offrono punti panoramici davvero affascinanti dell’arcipelago delle Eolie. Il momento migliore per affrontare questo percorso è il tardo pomeriggio in modo da apprezzare dalla sommità un fantastico tramonto calabrese. Dalla cima del Pizzo è possibile vedere inoltre la Sciara del Fuoco, un’area di centinaia di metri nella quale si elevano delle fontane di lava che ci sorprendono con esplosioni fatte da piogge di lapilli e cenere. Per compiere questo trekking, alla portata di tutti, è necessario essere accompagnati da una guida locale autorizzata e che il percorso, compiuto in estate a temperature elevate, è sconsigliato ai meno allenati e ai bambini. Se invece intendete percorrere il cammino di notte la difficoltà è notevolmente maggiore anche se lo spettacolo offerto dalla Natura è certamente mozzafiato. 

L’Aspromonte

L’Aspromonte è un massiccio dell’Appennino Calabro situato nella parte meridionale della Regione in provincia di Reggio Calabria, limitato a oriente dal Mar Ionio e a Occidente dal mar Tirreno.

Il percorso che vi proponiamo ha come fulcro Gallicianò, piccolo borgo ellenofono dell’area Grecanica dell’Aspromonte. Nel paese avrete modo di immergervi in una civiltà antica nella quale trovano spazio il museo etnografico e una chiesa ortodossa sulla sommità dell’abitato. Per raggiungere Gallicianò dovete percorrere il sentiero n.128 da Bivo e oltrepassare la fiumara. Qui inizia un percorso che vi porterà a l’antichissima Santa Maria della Grecia; nei pressi della Fontana dell’Amore inizia un sentiero che costeggia la valle e risale la fiumara Amendolea che accompagna l’escursionista lungo tutto il percorso, durante il quale iniziano a comparire gli antichi borghi posti sulle pendici dell’Aspromonte. Sulla via del ritorno si incontrano invece castagni monumentali e casette antiche, pascoli e campi coltivati.

Un percorso tra i più frequentati del territorio calabrese, della lunghezza di 10 chilometri circa, è il Sentiero dei Greci. Questo percorso veniva utilizzato nell’epoca della Magna Grecia dai Locresi per raggiungere il mar Tirreno ed in particolare le colonie di Medma (l’attuale Rosarno) e Ipponion (Vibo Valentia). Il sentiero inizia in località Mammola e vi condurrà al Passo della Limina passando per il famoso santuario di San Nicodemo. 

L’oasi WWF di Cozzo del Pesco

Sopra Rossano Calabro ad una quota di circa 1000 metri si estende un’area del WWF di circa 8 ettari dominata dagli aceri e dai castagni, alcuni dei quali hanno dimensioni impressionanti ed un’età stimata di 800 anni. 

Per visitare l’oasi da Rossano dovrete prendere la strada che vi condurrà prima al monastero italo-bizantino del Patirion, un suggestivo edificio religioso unico nel suo genere, e successivamente all’oasi. Durante il percorso avrete modo di vedere i 103 castagni plurisecolari, dalle forme davvero particolari e in grado di ospitare diverse persone. 

Il parco della Sila Grande

La Sila è una vasta area montana situata nel centro della Calabria nelle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, ricca di foltissimi nei boschi nei quali vivono in modo permanente i lupi e che nella stagione autunnale si riempiono di funghi porcini. Si tratta di una zona che si trova nel profondo Sud ma che in inverno, coperto da uno spesso strato di neve, ricorda moltissimo i paesaggi scandinavi.

Il primo itinerario che vi proponiamo è una ciaspolata sulla neve tra i Colli Perilli grazie al quale potrete rivivere un senso di natura incontaminato appartenente ad un’altra epoca. L’itinerario inizia a Caporosa e prosegue lungo una stradina a fondo naturale costeggiata da pini e faggi di giovane età e prosegue lungo sentieri e continui attraversamenti di ruscelli fino ad arrivare ad una zona forestale più matura, al termine della quale si arriva sulla cima conica dei Colli Perilli. Da qui potrete godere di una vista eccezionale sull’intera zona circostante.

Un altro sentiero che ci sentiamo di consigliarvi, sicuramente più facile del precedente, è il sentiero del Cupone. Si tratta di un sentiero adatto a tutti con un dislivello minimo consigliato alle famiglie per la presenza di numerosi cartelli didattici che spiegano in modo esaustivo le specie botaniche presenti in zona e da la possibilità inoltre di visitare il Museo Naturalistico, il Parco Geologico, l’antica segheria e l’Orto Botanico, fiori all’occhiello di questo parco nazionale.

Altra risorsa che merita sicuramente di essere visitata è la Riserva Naturale del Fallistro che al suo interno custodisce alcune antichissime formazioni vegetali della leggendaria Selva Bruzia, tra cui il pino laricio Poiret, uno dei giganti della Sila.

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