Che cos’è il junk food e quali sono gli effetti collaterali

Il primo Ottobre 2011 la Danimarca aveva introdotto quella che è considerata in assoluto la prima “fat tax”. L’imposta danese riguardava i cibi con oltre il 2,3% di grassi saturi che venivano tassati di 2,15 euro al chilogrammo di nutriente.  

Nel Regno Unito sono stati vietati gli spot al cibo spazzatura prima delle 21 per impedirne la visione a bambini e adolescenti. Il motivo? Nel Paese è obeso un bambino su tre all’età di 10 anni.

Il termine “junk food”, cibo spazzatura, viene utilizzato per la prima volta da Micheal Jacobson per definire il cibo a basso valore nutrizionale ma ad elevato contenuto calorico grazie a grassi o zuccheri.

Questi cibi vengono ottenuti con molte fasi di lavorazione che li depauperano delle principali sostanze nutritive e li arricchiscono di conservanti ed additivi chimici. Il cibo assume così un colore ed un sapore totalmente diverso da quello originale. I tre ingredienti base del cibo spazzatura sono: sale, zuccheri e grassi animali (o oli vegetali di scarsa qualità).

Sono riconducibili a questa categoria di cibo: hamburger, sandwich, wurstel, kebab, patatine fritte, bibite gassate, prodotti da forno industriali dolci e salati, piatti pronti, salse e creme varie. Naturalmente questo non significa che tutti gli hamburger del mondo siano cibo spazzatura; tuttavia se vi state recando al fast food con l’idea di mangiare hamburger più patate fritte al prezzo di 2 euro sappiate che state per ingerire cibo spazzatura.

Qualcuno potrebbe chiedersi che c’è di male a mangiare al fast food visto che in questi ristoranti si trovano piatti dal gusto accattivante e che costano poco. Il punto è proprio questo: il junk food nuoce gravemente alla salute.

La prima nota dolente riguarda il rischio di obesità e di diabete. Come mostrato in diversi studi scientifici, e portato alla ribalta dal film ““Super size me”, esiste una correlazione tra la frequentazione dei fast food e l’aumento di peso. Uno studio del 2005  ha valutato l’associazione tra il consumo di junk food, il cambiamento di peso e l’insulino resistenza (possibile causa del diabete mellito tipo 2). Il risultato è clamoroso: le persone che frequentano i fast food più di due volte a settimana rispetto a chi frequenta i fast food meno di una volta alla settimana hanno fatto registrare un aumento di peso di 4,5kg maggiore e un aumento dell’insulino-resistenza del 104%.

Un’altra nota dolente del consumo di cibo spazzatura riguarda l’insorgenza di malattie cardiovascolari. L’Università del Minnesota ha effettuato una ricerca su 52.000 abitanti di Singapore pochi anni dopo la diffusione in questo Stato del cibo spazzatura. Il profilo del tipico frequentatore di fast food  singaporiano è giovane, fisicamente sano, istruito e non fumatore. Nonostante questo, il rischio di morte prematura per malattie cardiovascolari cresce del 20% per chi fa un pasto a settimana al fast food; del 50% per chi fa 2 o 3 pasti e addirittura dell’80% per chi fa più di 4 pasti.

Veniamo ora ai problemi psicologici: numerosi studi infatti mostrano come il junk food crei dipendenza (junk food addiction) paragonabile a quella da sostanze psicotrope. Questa dipendenza viene indotta tramite una notevole quantità di grassi e carboidrati raffinati attraverso una particolare elaborazione artificiale. In sostanza gli alimenti a cui sono stati aggiunti grassi, zuccheri e sali vanno ad agire sui recettori dell’ormone della dopamina (che si attivano anche con l’assunzione di droghe). Nel momento in cui questi recettori non sono più stimolati il nostro organismo si sente privato di qualcosa e si innesca la dipendenza.

Ma non finisce qui: uno studio americano mostra come gli alimenti ad alto indice glicemico generano dopo qualche ora dall’assunzione un abbassamento dell’umore, inteso come senso di spossatezza e sensazione di perdita di energia.

Infine uno studio condotto su un campione di bambini e adolescenti iraniani ha mostrato come ci sia un legame statisticamente significativo tra il consumo di cibo spazzatura e i disturbi psicologici e tra il consumo di cibo spazzatura e i comportamenti violenti.

In questo articolo abbiamo elencato i vari problemi che un consumo frequente di cibo spazzatura può generare. Naturalmente ciascuno degli alimenti appartenenti alla categoria del junk food ha i propri specifici lati negativi. Nei prossimi articoli del blog saranno esaminati i pro e i contro di questi singoli alimenti che spesso le persone utilizzano quando hanno bisogno di energia per il proprio organismo ma non hanno il tempo di godersi un pasto completo. Nel frattempo non possiamo che consigliarvi di evitare ogni tipo di junk food e di preferire alimenti nutrizionalmente completi, bilanciati e possibilmente naturali.

I dati citati in questo articolo sono tratti da:

Super-sized and diabetic by frequent fast-food consumption?; Astrup; 2005.

Western-Style Fast Food Intake and Cardio-Metabolic Risk in an Eastern Country;  Odegaard, Woon Puay Koh, Jian-Min Yuan, Gross and Pereira; 2012.

The Yale Food Addiction Scale; Gearhardt, Corbin, Brownell; 2009.

High Glycemic Index Diet as a Risk Factor for Depression: Analyses from the Women’s Health Initiative; Gangwisch, Hale, Garcia, Malaspina, Opler, Payne, Rossom, and Lane; 2015.

Association between junk food consumption and mental health in a national sample of Iranian children and adolescents: The CASPIAN-IV study; Zahedi, Kelishadi, Heshmat, Motlagh, Ranjbar, Ardalan, Payab, Chinian, Asayesh, Larijani, Qorbani; 2012.